In risposta alla tematica dello Spoke 1 del PNRR, RAISE affida a una cordata di esperti il compito di mettere Realtà Aumentata e Virtuale e Intelligenza Artificiale a servizio dell’integrazione e dell’inclusività nelle nostre città.
BK, Kode Cagliari e Elif Lab insieme danno il via al progetto di ricerca e sviluppo “Anchemé”, finanziato sui bandi a cascata di “RAISE” (Robotics and AI for Socio-economic Empowerment) realizzato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 finanziata dall’Unione Europea – NextGenerationEU e parte del Bando per progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nei domini dell’Intelligenza Artificiale e Robotica” emanato da IIT.
La sfida dello Spoke 1, per la realizzazione di AMBIENTI E SERVIZI URBANI ACCESSIBILI ED INCLUSIVI (CNR), è stata raccolta da BK (capofila del progetto), in collaborazione con Kode e Elif Lab. I tre esperti di sviluppo di sistemi IT complessi, grazie all’impiego di AI, Data Science, computer vision e simulazioni virtuali e applicazioni in realtà aumentata, hanno messo a fattor comune le loro competenze ed esperienza per realizzare un progetto che metterà le più innovative tecnologie a servizio della società. Il progetto consentirà di potenziare i servizi urbani affinché siano fruibili a tutti, quali che siano le abilità di ciascuno.
Il Progetto
Il progetto “Anchemé”, che verrà realizzato in primis per le città di Genova e Cagliari, ha infatti l’obiettivo di migliorare la fruibilità dei servizi urbani, favorendo l’inclusione di cittadini fragili (con deficit motori, cognitivi, sensoriali, culturali) rendendo fruibili i servizi dell’ecosistema della “Smart City”.
Per raggiungere questo obiettivo, il progetto – attraverso l’impiego di tecniche avanzate di simulazione 3D, computer vision semantica, algoritmi di ottimizzazione dei percorsi, strumenti di geo-processing – svilupperà una piattaforma innovativa costituita da due strumenti:
- TRY è un sistema virtuale 3D per l’addestramento immersivo e l’esercitazione in scenari domestici e urbani volto a incrementare l’autoconsapevolezza e l’autoefficacia per una successiva fase di azione.
- PLAY è un sistema di supporto e accompagnamento dell’utente nel contesto urbano, facilita l’accesso a servizi primari e contesti culturali attraverso tecnologie avanzate di computer vision e Realtà Aumentata.
Entrambi i sistemi scambiano informazioni raccolte, armonizzate, aggregate e gestite da una piattaforma di dati urbani (RAISE Urban Data Platform) che sarà punto focale per lo sviluppo di tecnologie non solo interattive ma anche reattive al contesto di utilizzo.
Partner e Stakeholder
Per garantire il successo del design delle applicazioni e la prima fase di sperimentazione, il partenariato potrà contare sul confronto con gli Affiliati di RAISE, a cui partecipa anche la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla. Altri stakeholder saranno coinvolti per concepire applicazioni adatte alle categorie individuate come primi target:
- Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere di Genova (attività con persone anziane e con disturbi dello spettro autistico).
- Coop L’Altro Sole di Genova (attività con adulti parzialmente autosufficienti, con deficit sensoriali e motori)
- Whable, startup di Cagliari (persone con disabilità, anziani, caregiver, neogenitori)
Commenta Francesco Lupi di BK: “Questa sinergia strategica con gli stakeholder rafforzerà la progettazione delle applicazioni, garantendo un approccio mirato e personalizzato per ciascuna categoria identificata. La certezza che insieme troveremo la giusta chiave per potenziare i servizi della “smart-city” ci rende ancor più fieri di poter contribuire con il nostro progetto a rendere la città di Genova esempio e guida dell’inclusività urbana fin d’ora”.
Aggiunge Andrea Zedda di Kode: “Sviluppando soluzioni abilitanti per i servizi urbani, la tecnologia rende i nostri centri delle vere “smart-city”, non solo perché sfruttano le grandi potenzialità delle nuove tecnologie digitali, ma anche e soprattutto perché lo fanno a vantaggio del coinvolgimento e dell’interazione aumentata con tutti i loro cittadini e in particolare con i soggetti più fragili.”
Paola Bonesu di Elif Lab conferma: “In coerenza con gli scopi della sfida di innovazione raccolta, Anchemé ha come obiettivo generale quello di ridurre e abbattere le barriere all’integrazione sociale, fornendo una suite di strumenti innovativi che sfruttano le tecnologie più avanzate per creare valore per il singolo cittadino e per la società nel suo complesso. Sviluppando soluzioni per rafforzare l’autoconsapevolezza e l’autoefficacia dell’individuo, incoraggiamo il suo coinvolgimento e la sua partecipazione attiva”.